Non ritardare mai il lavaggio
Il lavaggio deve essere effettuato il prima possibile dopo il contatto con la sostanza chimica. La velocità di azione è fondamentale per evitare eventuali complicanze. Bisogna evitare che la sostanza penetri e causi lesioni (vedi il meccanismo). Il tempo di contatto tra la sostanza e i tessuti deve essere il più breve possibile.
Posizionare l’attrezzatura per la decontaminazione vicino alle aree a rischio o a disposizione del personale che si sposta
Per iniziare il lavaggio il prima possibile a seguito di uno schizzo, è necessario che i mezzi di decontaminazione siano posizionati il più vicino possibile ai luoghi di lavoro a rischio. I nostri esperti possono venire sul posto per esaminare l’installazione dei prodotti PREVOR. Sono disponibili contenitori adatti ai lavoratori che si spostano: Lavaocchi individuale sterilizzato da 50 ml LIS o spray MICRO DAP da 100 ml.
Rendere l’attrezzatura accessibile e l’ubicazione nota a tutto il personale esposto.
Se il tempo di reazione della persona si allunga o se i soccorritori sono in ritardo per vari motivi, la quantità di soluzione DIPHOTÉRINE® o HEXAFLUORINE® necessaria per decontaminare dovrà essere maggiore di quella contenuta nelle singole confezioni. Deve essere possibile prolungare il tempo di lavaggio (da 3 a 5 volte il tempo di contatto con l’aggressore chimico).
Prevenire un incidente più grave
Come misura precauzionale, si raccomanda di predisporre una o più postazioni con una maggiore capacità di lavaggio, come le postazioni di lavaggio oculare a parete o portatile (500 ml) oppure una DAP (5 l) per il corpo.
Svestire la persona infortunata in caso di schizzi sul corpo
Tenere addosso degli indumenti contaminati espone ad un rischio di macerazione che moltiplica l’effetto caustico della sostanza, prolunga pericolosamente il tempo di contatto e ostacola l’azione delle soluzioni DIPHOTÉRINE® o HEXAFLUORINE®.
Svolgere attività formative in azienda
Il lavaggio e il trattamento d’emergenza degli incidenti chimici devono diventare un automatismo per tutti coloro che lavorano in un ambiente esposto al rischio chimico. PREVOR ha messo a punto un modulo di formazione per far sì che, in caso di emergenza, la persona infortunata o il soccorritore esegua le azioni di primo soccorso corrette senza alcuna esitazione.
La perdita della sensazione di dolore non indica che il lavaggio deve essere terminato. Di fatto, un lavaggio insufficiente può lasciare un limitato residuo della sostanza chimica, sufficiente per scatenare un’infiammazione ritardata 24 o 48 ore più tardi.
È necessario utilizzare l’intera confezione di soluzione DIPHOTÉRINE® o HEXAFLUORINE® entro il tempo d’intervento raccomandato.
Per quanto possibile, si sconsiglia di lavare con acqua prima dell’applicazione della soluzione DIPHOTÉRINE®.
L’acqua rimuove la sostanza chimica rimasta in superficie, ma la sua natura ipotonica facilita la penetrazione di residui pericolosi. Ciò renderebbe pertanto necessaria una maggiore quantità di soluzione DIPHOTÉRINE® per riuscire ad estrarre la sostanza dall’interno dei tessuti e ridurrebbe l’efficacia del lavaggio stesso con conseguente rischio di effetti collaterali.
Continuare il lavaggio applicando la soluzione AFTERWASH II® di PREVOR.
In caso di schizzi negli occhi, il trattamento con la soluzione DIPHOTÉRINE® può talvolta provocare una lieve sensazione di secchezza oculare temporanea; un lavaggio secondario con la soluzione AFTERWASH II® di PREVOR procurerà una sensazione di benessere, ripristinando l’equilibrio fisiologico dell’occhio.
Consultare un medico indipendentemente dalla qualità del lavaggio d’emergenza effettuato.
- Soluzione DIPHOTÉRINE® – decontaminazione a seguito di lesioni chimiche
- Soluzione HEXAFLUORINE® – decontaminazione in caso di contatto accidentale con l’acido fluoridrico
- Meccanismo dell’ustione e formazione della lesione chimica
- Meccanismo delle ustioni e specificità delle lesioni provocate dall’acido fluoridrico (HF)
- Vantaggi con l’utilizzo della soluzione Diphotérine®