Rischio di contatto accidentale con sostanze chimiche nel trattamento dei rifiuti chimici
I rifiuti sono il risultato dell’attività umana e in particolare delle attività economiche.
I rifiuti industriali, il cui smaltimento è responsabilità legale dei produttori, si distinguono dai rifiuti domestici e simili per la loro origine e natura. Il rischio chimico è legato alle loro caratteristiche fisico-chimiche e tossicologiche: esplosivo, infiammabile, comburente, irritante, corrosivo o tossico.
Rifiuti industriali speciali o rifiuti pericolosi di origine industriale
Gli elementi nocivi, presenti in misura maggiore o minore in tali rifiuti, comportano dei rischi sia per l’ambiente che per la salute umana. Sono le caratteristiche di pericolosità e l’elenco dei componenti a determinarne il grado di pericolosità.
Per gestirli e trattarli è necessario adottare precauzioni particolari e mezzi specifici. I rifiuti chimici includono i rifiuti chimici sotto forma di soluzioni (basi e acidi organici e inorganici, solventi clorurati o meno) nonché i reagenti e i residui speciali (perossidi, clorati e ossidanti forti).
Trattamento dei rifiuti di origine industriale
Il trattamento dei rifiuti consiste nell’operazione volta a ridurre il potere inquinante dei rifiuti e il loro volume. In alcuni casi, i rifiuti possono essere sottoposti a un pretrattamento che ne modifica la composizione chimica o le caratteristiche fisiche.
Gli operatori possono dover affrontare rischi professionali di qualsiasi tipo, in particolare di natura chimica, causati dalla manipolazione degli rifiuti chimici stessi durante le fasi di identificazione, raccolta, imballaggio, stoccaggio e lavorazione nonché dalla manipolazione dei reagenti per il trattamento.
5 tipi di trattamento principali
- Trattamento fisico-chimico: per i rifiuti minerali. Il trattamento dipenderà dalla composizione chimica di tali rifiuti (presenza di cianuri, cromo, metalli pesanti, pH, ecc.), che normalmente sono rappresentati da soluzioni acquose più o meno concentrate che possono contenere varie specie chimiche: acidi, basi, ossidanti, riducenti, composti di metalli pesanti, ecc.
Il trattamento fisico-chimico di un effluente tossico comporta delle reazioni chimiche tra le sostanze presenti nell’effluente e i reagenti chimici opportunamente utilizzati. Per esempio, la soda, l’acido cloridrico, l’acido solforico, il permanganato di potassio, il solfito di sodio o la calce possono essere utilizzati come reagenti durante il trattamento.
- Incenerimento: riservato ai rifiuti di natura organica. Di solito si distingue tra i rifiuti che contengono meno del 2% di composti alogenati (composti contenenti molecole di cloro, bromo o zolfo) e quelli che contengono più del 2% di alogeni.
- Trattamento biologico: riservato a determinate categorie di rifiuti organici.
- Stoccaggio: stabilizzazione e stoccaggio prima dell’interramento.
- Interramento: se non sono possibili trattamenti che permettono di ridurre il potenziale inquinante.